RIEDUCAZIONE POSTURALE
Per comprendere la valenza intrinseca di questo sistema di allenamento corporeo è fondamentale conoscere il significato di postura.
Ma cos’è veramente la postura? L’allineamento muscolare e scheletrico? Come stiamo in piedi? Il modo in cui ci muoviamo?
Questo e tanto tanto altro…
Possiamo definirlo il nostro primo biglietto da visita, l’aspetto tangibile e visibile che determina per buona parte la salute globale, meccanica e fisiologica del nostro organismo.
La postura è il complesso insieme delle nostre esperienze di vita: struttura fisica, malattie, traumi, interventi chirurgici, alimentazione, ambiente climatico e sociale di provenienza, condizioni economiche, professioni svolte, sport, abitudini personali, educazione e indole.
Tantissimi sono i fattori che determinano questo aspetto e lo modificano in continuazione, si influenzano e si intersecano, si trasformano, pertanto non esiste una postura per così dire “perfetta” perché così com’è unico e irripetibile ciascun individuo così è la sua postura, si può aspirare a quella “ideale” caratterizzata da linee di riferimento generali le quali però vanno sempre rapportate e contestualizzate al singolo e al suo personale percorso.
LE ALTERAZIONI
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Il nostro organismo subisce negli anni numerose influenze, sin dalla più tenera età le strutture fisiche reagiscono alle sollecitazioni esterne adottando quelle strategie che gli consentono di preservare le funzioni vitali fondamentali per non soccombere, quindi si adegua proteggendo le aree più deboli ed esponendo a modificazioni quelle più resistenti.
In termine tecnico si dice che “compensa” quindi mette in atto quelle soluzioni per ovviare ad un sopravvenuto cambiamento o problema mantenendo sempre come priorità le funzioni più importanti per la sopravvivenza.
Facciamo un esempio pratico: un individuo che causa la sua professione passa molte ore seduto davanti ad un PC molto probabilmente svilupperà una colonna vertebrale “ipercifotica” (la classica gobba) che porterà il corpo ad inclinarsi inevitabilmente verso il basso impedendo allo sguardo di rivolgersi in avanti o “all’orizzonte”; questo lo obbligherà a flettere forzatamente la regione cervicale per sollevare la testa e riposizionare lo sguardo nella giusta direzione generando nel tempo un’alterazione cronica di questo tratto e di conseguenza gravi disturbi legati alla cervicalgia…
Secondo esempio: un ragazzo timido e insicuro tenderà a tenere le spalle curve e il petto infossato, il tipico atteggiamento “in protezione”, questo non solo andrà ad alterare il suo aspetto vertebrale (gobba e cervicalgia) ma lo porterà in modo inevitabile a compromettere la sua capacità respiratoria perché un torace chiuso e contratto non consente la fisiologica espansione polmonare e blocca la naturale estensione del diaframma che non ha materialmente né lo spazio né la possibilità di muoversi liberamente come dovrebbe nella regione tra addome e torace; cattiva respirazione ovvero poca ossigenazione dei tessuti (compresi quelli cerebrali) quindi disfunzione degli apparati, mancanza di concentrazione, ansia e stress.
Di situazioni se ne potrebbero elencare all’infinito, quelli prescelti hanno la funzione di illustrare come la stessa alterazione (la gobba) possa avere cause ed esiti diversi, da questa considerazione si evincono due aspetti importanti: la postura è continuamente in cambiamento sollecitata da fattori esterni (ambientali, professionali, ecc.) ed interni (carattere, eventi personali, ecc.) e la sua alterazione non coinvolge solo le strutture di sostegno (ossa, muscoli, legamenti, tendini, ecc.) ma anche e soprattutto le strutture interne (organi ed apparati) andando a generare una percentuale altissima di patologie che ad un esame approssimativo hanno una causa solo di tipo organico.
Mantenere negli anni una buona postura preserva da numerose malattie il nostro organismo, gli consente di muoversi agilmente senza dispendio inutile di energie, gli permette di ottimizzare e velocizzare le mansioni previste (lavorative, domestiche, performance sportive, ecc.) e di conseguenza di migliorare la qualità dell’umore e più in generale della vita, quando il corpo è sano e vitale siamo più sereni e propositivi e viceversa, la malattia purtroppo predispone alla depressione e all’isolamento sociale.
LE CARATTERISTICHE
La rieducazione posturale basa la sua efficacia sui seguenti cardini:
1) Flessibilità ed elasticità: ovverso la capacità dei muscoli di allungarsi liberamente per i movimenti preposti e ritornare alla loro lunghezza naturale senza andare incontro a traumi ed affaticamento, il cosiddetto ROM, il range di movimento che viene penalizzato quando le catene muscolari sono soggette a rigidità e retrazioni che non rientrano nella naturale fisiologia di questi apparati.
2) Mobilità articolare: le articolazioni funzionano da collegamento, snodi e fulcri tra i vari segmenti ossei e ne consentono i movimenti sui vari piani di riferimento (sagittale, frontale e trasversale), è fondamentale quindi che siano strutturalmente sane, lubrificate e attive per consentire una vasta gamma di azioni senza essere colpite da infiammazioni (acute o croniche) e dolori che comprometterebbero in modo abbastanza severo anche l’esecuzione di semplici schemi motori della vita quotidiana (salire le scale, chinarsi a terra, sollevarsi da posizione seduta, sollevare un peso, ecc.).
3) Equilibrio e propriocezione: la capacità di percepirsi fisicamente nello spazio senza l’ausilio immediato e diretto della vista quindi saper rispondere velocemente a livello motorio ad un “imprevisto” legato al movimento o ad un ostacolo senza incorrere in traumi ed infortuni, (basti pensare agli anziani…!) una sorta di “vigilanza” interna capace di modificare in tempi molto ridotti la direzione o l’esecuzione del movimento per adeguarsi ad un cambio repentino ma inevitabile.
4) Forza e potenza muscolare: una struttura muscolare equilibrata e correttamente sviluppata si comporta da “esoscheletro” sostenendo e supportando le strutture scheletriche durante i movimenti alleggerendo il carico a cui vengono continuamente sottoposte che prolungato nel tempo degenera in usura e malattie croniche (cartilagini assottigliate, artriti, artrosi, ecc.).
5) Respirazione diaframmatica: una corretta esecuzione degli atti respiratori ossigena, nutre e rigenera tutti i tessuti quindi gli organi e gli apparati, ne consente il buon funzionamento e la rivitalizzazione, stimola ed accelera le funzioni cerebrali, la concentrazione e la propositività, agisce sull’umore come un potente calmante degli stimoli negativi.
GLI EFFETTI
A chi si rivolge le rieducazione posturale?
Quando andrebbe praticata?
Come abbiamo sottolineato l’organismo è continuamente sottoposto a sollecitazioni meccaniche e non solo che ne alterano la struttura non sempre con esiti positivi, nei bambini e negli adolescenti corregge i primi “vizi” muscolo-scheletrici prima che diventino alterazioni croniche (ipercifosi, iperlordosi, scoliosi, piedi piatti, ginocchia valghe, scapole alate, ecc.), negli adulti impedisce che le eventuali alterazioni posturali sopraggiunte possano degenerare compromettendo gravemente la salute e la qualità della vita (cervicalgia, lombalgia, lombosciatalgia, sciatica, periartriti, coxoartriti, artriti, ecc.), negli anziani mantiene più attive e vigili quelle funzioni che per normale o eccessiva usura ed invecchiamento tendono a peggiorare in modo critico predisponendo a traumi, cadute, infortuni che conducono ad immobilità e depressione (mancanza di equilibrio, di coordinazione, deficit visivi, ridotta forza fisica, malattie cardiache o alterazioni dell’apparato circolatorio).
Questo sistema di allenamento psico-fisico “ri-educa” l’organismo ad assumere spontaneamente un assetto funzionale ed ergonomico, in linea con quella che sarebbe la sua struttura originaria predisposta a muoversi liberamente con efficienza e senza un dispendio energetico eccessivo e debilitante.
Il suo approccio olistico, dolce e graduale la rende veramente accessibile a tutti senza preclusioni di sesso, età e generali condizioni fisiche ed è un ottimo allenamento completo anche per le indoli particolarmente pigre, ma anche un valido compendio per sportivi costanti o professionisti perché valorizza ed incrementa tutte le performance amatoriali o di competizione che vengono positivamente influenzate dal corretto riallineamento delle strutture corporee.
Un vero e proprio strumento di benessere globale che coniuga movimento consapevole e respiro ed educa corpo e mente a memorizzare e stabilizzare in modo permanente un assetto funzionale e fisiologico pronto a rispondere con efficienza alle attività quotidiane sia lavorative che di svago.